Galleria del Regalo: Galateo, questo sconosciuto

 

Da un sondaggio effettuato dall’Accademia Italiana Galateo è emerso che, su più di 500 persone, la maggioranza non conosce affatto le regole base della buona educazione a tavola. Abbiamo così deciso di stilare una lista dei dieci errori più comuni effettuati da quel campione di persone.

Cin Cin.

Il 74% del campione crede sia giusto che al brindisi debba essere detto “cin cin”. Niente di più sbagliato. Esso è di derivazione orientale, diffusosi nello scorso secolo nei salotti borghesi, un augurio che non si addice alle situazioni formali. Il galateo vuole che i calici vengano alzati con un piccolo e discreto cenno, e se qualcuno volesse fare un brindisi, dovrebbe essere un augurio sincero e motivato.

Bon Apetit!

L’87% degli intervistati crede che dire “buon appetito” sia sinonimo di cortesia tra commensali; niente di più sbagliato! Il galateo, infatti, ci ricorda che ritrovarsi attorno ad un tavolo era più un’occasione per conversare e creare sinergie che per mangiare; il cibo diventa contorno alla conversazione. L’inizio del pasto avviene in silenzio e con disinvoltura, seguendo il padrone o la padrona di casa.

Strategia a tavola. 

Apparecchiare una tavola è una vera sfida per la maggioranza delle persone, soprattutto per via di modelli di riferimento sbagliati. L’85% delle persone selezionate non conosce la giusta posizione di piatti, bicchieri e posate. Per il galateo le posate vanno ai lati del piatto, a destra i coltelli con la lama rivolta verso interno e il cucchiaio, a sinistra le forchette in ordine di utilizzo, dall’esterno all’interno. I bicchieri vanno posizionati sulla metà a sinistra del piatto alto. Il bicchiere del vino deve stare sopra la punta del coltello e verso il centro il bicchiere dell’acqua. Vicino ai bicchieri va posizionato il piattino per il pane. Facile, no?

Trionfo di tovagliolo. 

Partiamo dal presupposto che il tovagliolo è sulla tavola per essere usato e non per decorazione. Il 56% degli intervistati pensa erroneamente che il tovagliolo sulle gambe non possa essere utilizzato per la bocca; ma indipendente da dove si poggia, esso deve essere utilizzato, sopratutto quando si decide di bere un sorso di acqua o di vino. Risulta sgradevole, in una tavola formale, vedere i calici degli invitati unti e con l’impronta della labbra.

Prendetene tutti… 

Il pane non va mai tagliato a tavola con il coltello ma va spezzato con le mani, una cosa sconosciuta a quasi il 76% del campione preso a sondaggio. Su questa pratica, probabilmente, influisce anche la religione; sta di fatto che, secondo il galateo, il pane va spezzato in piccoli pezzi sul piattino da pane posto alla destra del piatto. Guai a riempire di briciole la tavola, non è per niente educato.

Formaggio e uova.

L’82% delle persone in esame, non sa che, come il pane, formaggio e uova non devono mai essere tagliate con il coltello. Esso deve essere utilizzato solo per tagliare, e le uova e il formaggio morbido possono essere tagliati con la forchetta, quindi non serve il coltello. Ancora peggio sarebbe utilizzare il coltello per aiutarsi a raccogliere formaggio, uova o altro sulla forchetta, in questo caso meglio fare “scarpetta” con un pezzetto di pane.

Mi passi il sale?

Per il galateo, in caso di piatto sciapo, non deve mai essere chiesto il sale alla padrona di casa. un errore comprensibile commesso da più del 95% degli intervistati.
Il sale era la moneta dell’antichità. Chiedere il sale, se non presente sulla tavola, è un gesto scorretto che avrebbe potuto mettere a disagio la padrona di casa, in quanto indice di ricchezza: la richiesta è comunque un’affermazione velata che implica il mancato apprezzamento del cibo offerto.

L’incubo del brodo.

Il 93% dei soggetti a campione, crede che per raccogliere gli ultimi cucchiai del brodo o del consommé il piatto o la tazza debba essere rivolta verso se stessi, invece che verso l’interno del piatto. Niente di più sbagliato. Inclinando verso di sé il piatto si ha meno padronanza del gesto ed è possibile rovesciare il tutto. Inclinandolo verso l’esterno, invece, si riesce a gestire meglio il gesto senza assumere posizioni a tavola scorrette.

Posate.

Erroneamente si crede che sia giusto che le posate vadano appoggiate con i lembi al piatto e le basi sulla tovaglia. Un errore commesso da più del 79% delle persone in esame. In realtà, non esiste indizio più evidente di “sgalateo”, in quanto sughi o oli possono colare sulla tovaglia e sporcare i manici delle posate.
Durante le pause, secondo il galateo, le posate vanno messe nel piatto con i lembi rivolti verso il basso: alle 20.20, se si tengono come riferimento le lancette dell’orologio. Finito il pasto le posate vanno con i lembi verso l’alto, parallele alle ore 12.30.

Caffè?

Attenzione a quando si usa lo zucchero. Il 68% degli intervistati non sa che è scorretto mettere in bocca il cucchiaino dopo aver mescolato.
In realtà, il cucchiaino va utilizzato solo per mescolare e viene portato alla bocca solo quando deve portare qualcosa, mai per pulirlo. Il caffè deve essere mescolato con delicatezza meglio se dal basso verso l’alto, il movimento circolare e veloce è molto scorretto. Il cucchiaino, dopo aver mescolato il caffè, va poggiato sul lato del piattino.